Restituire a Gubbio

Restituire a Gubbio è il racconto autentico di Henry Adeyokun James, immigrato nigeriano che da oltre trent’anni vive a Gubbio. Attraverso un linguaggio diretto e sincero, l’autore narra il proprio percorso di integrazione, trasformando la gratitudine verso la città e i suoi abitanti in riflessione sul valore universale dell’accoglienza. Tra esperienze personali, tradizioni locali e analisi sociale, emerge l’immagine di una Gubbio solidale e aperta, capace di accogliere lo “straniero” come parte della propria comunità. Un atto d’amore, un tributo di riconoscenza e un invito alla reciproca comprensione.

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Informazioni editoriali

Restituire a Gubbio è un’opera autobiografica e socioculturale che racconta il lungo percorso di integrazione dell’autore — un immigrato nigeriano stabilitosi a Gubbio da oltre trent’anni — nel tessuto umano e civico della città umbra. Attraverso un linguaggio diretto e riflessivo, James analizza il significato profondo dell’essere “straniero” e, al tempo stesso, parte attiva di una comunità che ha imparato a conoscere, rispettare e amare.

Il testo si sviluppa su due livelli: da un lato la testimonianza personale, fatta di esperienze quotidiane, relazioni umane e riconoscenza verso gli eugubini; dall’altro, una riflessione critica sui temi universali dell’immigrazione, delle barriere linguistiche e dei processi di integrazione culturale. L’autore illustra l’unicità di Gubbio attraverso i suoi abitanti, le istituzioni, la qualità dei servizi, le tradizioni e la gastronomia, dimostrando come l’accoglienza e la solidarietà possano diventare strumenti di crescita collettiva.

Con uno stile semplice ma profondo, il libro offre anche un contributo concreto al dibattito sull’inclusione, proponendo suggerimenti pratici — come la formazione dei badanti stranieri — e rendendo omaggio a coloro che l’autore considera le “colonne” della sua vita. Restituire a Gubbio è dunque un tributo di riconoscenza, un atto d’amore verso una città che ha saputo trasformare la diversità in appartenenza, e una testimonianza viva di come l’integrazione possa diventare reciprocità.